Nuova Riveduta:

Giovanni 16:21

La donna, quando partorisce, prova dolore perché è venuta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell'angoscia, per la gioia che sia venuta al mondo una creatura umana.

C.E.I.:

Giovanni 16:21

La donna, quando partorisce, è afflitta, perché è giunta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell'afflizione per la gioia che è venuto al mondo un uomo.

Nuova Diodati:

Giovanni 16:21

La donna quando partorisce sente dolore, perché è giunta la sua ora; ma appena ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell'angoscia per la gioia che è venuto al mondo un essere umano.

Riveduta 2020:

Giovanni 16:21

La donna, quando partorisce, è in dolore, perché è venuta la sua ora, ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell'angoscia, per la gioia che sia venuta al mondo una creatura umana.

La Parola è Vita:

Giovanni 16:21

La stessa gioia che prova la partoriente dopo aver dato alla luce un bambino. La sua sofferenza lascia posto alla gioia indescrivibile di aver dato al mondo una nuova creatura, e il dolore è dimenticato.

La Parola è Vita
Copyright © 1981, 1994 di Biblica, Inc.®
Usato con permesso. Tutti i diritti riservati in tutto il mondo.

Riveduta:

Giovanni 16:21

La donna, quando partorisce, è in dolore, perché è venuta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell'angoscia, per l'allegrezza che sia nata al mondo una creatura umana.

Ricciotti:

Giovanni 16:21

La donna, quando partorisce, prova dolori, perchè è giunta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più del suoi dolori, per la gioia che è nato al mondo un uomo.

Tintori:

Giovanni 16:21

La donna quando partorisce è fin doglia, perchè è giunta la sua ora; quando però ha dato alla luce il bambino non ricorda più l'angoscia a motivo dell'allegrezza, perchè è venuto al mondo un uomo.

Martini:

Giovanni 16:21

La donna, allorché partorisce è in tristezza, perché è giunto il suo tempo: quando poi ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell'affanno a motivo dell'allegrezza; perché è nato al mondo un uomo.

Diodati:

Giovanni 16:21

La donna, quando partorisce, sente dolori, perciocchè il suo termine è venuto; ma, dopo che ha partorito il fanciullino, ella non si ricorda più dell'angoscia, per l'allegrezza che sia nata una creatura umana al mondo.

Commentario abbreviato:

Giovanni 16:21

16 Versetti 16-22

È bene considerare quanto le nostre stagioni di grazia siano vicine alla fine, per essere stimolati a migliorarle. Ma i dolori dei discepoli si sarebbero presto trasformati in gioia, come quelli di una madre alla vista del suo bambino. Lo Spirito Santo sarebbe stato il loro Consolatore e né gli uomini né i demoni, né le sofferenze in vita né quelle in morte li avrebbero mai privati della loro gioia. I credenti hanno gioia o dolore, a seconda della vista di Cristo e dei segni della sua presenza. L'empio è colpito da un dolore che nulla può attenuare; il credente è erede di una gioia che nessuno può togliergli. Dov'è ora la gioia degli assassini di nostro Signore e il dolore dei suoi amici?

Riferimenti incrociati:

Giovanni 16:21

Ge 3:16; Is 26:16-18; Ger 30:6,7; Os 13:13,14; Mic 4:10; Ap 12:2-5
Ge 21:6,7; 30:23,24; 1Sa 1:26,27; Sal 113:9; Lu 1:57,58; Ga 4:27

Dimensione testo:


Visualizzare un brano della Bibbia

Aiuto Aiuto per visualizzare la Bibbia

Ricercare nella Bibbia

Aiuto Aiuto per ricercare la Bibbia

Ricerca avanzata